Studio Tosco

Le Patologie



Carie Dentale

La carie dentale è una patologia degenerative dei tessuti duri del dente causata dai batteri presenti nel nostro cavo orale che subiscono variazioni principalmente per una scarsa igiene orale.

Rappresenta una malattia dinamica mediata da biofilm, modulata dalla dieta, multifattoriale, non trasmissibile, che provoca una perdita netta di minerali dei tessuti duri dentali. È determinata da fattori biologici, comportamentali, psicosociali e ambientali.

La carie dentale è spesso citata come la malattia cronica più diffusa nei bambini e negli adulti in tutto il mondo.

Quando avverti dolore, significa che la lesione cariosa si è estesa fino alla polpa del dente e ciò prevede interventi più invasivi.

Per questo motivo la prevenzione e una corretta igiene domiciliare diventano fondamentali per evitare l’insorgenza della carie.


EROSIONE DENTALE

L’erosione dentale (chiamata anche usura dentale “Tooth wear”) è un processo multifattoriale che può portare alla perdita non cariosa dello smalto dentale. Lo smalto è il rivestimento duro e protettivo del dente, che protegge la sensibile dentina sottostante.

Quando lo smalto viene consumato, la dentina sottostante viene esposta, il che può causare dolore e sensibilità al caldo e al freddo, o cibi e bevande acide.

Ogni volta che mangi o bevi qualcosa di acido, lo smalto dentale diventa più morbido per un breve periodo poiché perde parte del suo contenuto minerale. La tua saliva tampona lentamente questa acidità in bocca e la riporterà al suo equilibrio naturale. Tuttavia, se questo attacco acido si verifica troppo spesso, la tua bocca non ha la capacità di ripararsi. Quindi, nel tempo, inizi a perdere la superficie dei denti.


GENGIVITE E PARODONTITE

La gengivite è un’infiammazione acuta delle gengive dovuta alla presenza di batteri, che si organizzano nella placca dentale (biofilm). Uno dei segni principali dell’infiammazione è il sanguinamento, infatti in questa condizione la gengiva può andare incontro ad un sanguinamento a seguito di un semplice stimolo meccanico generato dallo spazzolamento o dall’alimentazione con cibi duri. Altri segni tipici sono gonfiore, rossore ed edema.

La gengivite si può curare con l’adeguata rimozione della placca dentale e con il mantenimento di una buona igiene orale domiciliare. Se trascurata, può evolvere in parodontite in soggetti suscettibili.

La parodontite, volgarmente chiamata piorrea, è una patologia infiammatoria cronica che colpisce la gengiva intorno i denti, l’osso dell’alveolo e il legamento parodontale (tessuti di supporto del dente). È causata dai numerosi batteri presenti nel cavo orale, nella placca e sulla superficie del tartaro che aderisce sui denti. Questi determinano una reazione immuno-infiammatoria dell’organismo esagerata, in pazienti suscettibili, che porta alla distruzione dei tessuti di supporto e infine alla perdita dei denti.

La diagnosi precoce della parodontite è un elemento fondamentale per ridurre il rischio di perdere uno o più denti.La parodontite è inoltre strettamente legata a patologie sistemiche infiammatorie come diabete e malattie cardiovascolari quindi è molto importante non trascurare questa patologia poiché influisce sulla tua salute sistemica. Il sanguinamento spontaneo o provocato è un campanello d’allarme da non sottovalutare per questo motivo va verificato e affrontato tempestivamente senza sottovalutarlo.


DENTI GIALLI

I denti gialli rappresentano una delle problematiche più diffuse che inficiano sull’estetica del paziente, con conseguente impatto sulla propria sfera psicologica.

Tre sono le principali cause dei denti gialli:

  • Invecchiamento e/o indebolimento dello smalto
  • Vizio del Fumo
  • Assunzione di sostanze che possono macchiare i denti (cibi o bevande acide).

Esistono diverse soluzioni terapeutiche per ovviare a questa problematica, tra cui Sbiancamento Dentale o trattamenti di Estetica dentale.


ALITOSI

Alitosi è un termine coniato dalla fusione del latino halitus (respiro) e del greco osis (processo patologico) per descrivere una condizione che indicava un odore sgradevole dalla bocca o "alito cattivo", come comunemente lo chiamiamo. Comprensibilmente, è una seria preoccupazione per il paziente in quanto provoca un abbassamento dell’autostima, andando a compromettere purtroppo relazioni sociali, intime e professionali.

L’alitosi è una patologia multifattoriale, spesso relazionata a cause intraorali. Queste rappresentano quasi l'80%-85% di tutti i casi di alitosi.

Malattie gengivali e parodontali, lesioni cariose, placca e tartaro, denti disallineati, dentiere e apparecchi ortodontici inadatti, biofilm della lingua e candidosi, rappresentano i principali motivi di presenza di alitosi.

A volte viene scoperto dal dentista o dal medico di base durante un esame di routine e l'individuo potrebbe non essere a conoscenza. Poiché la consapevolezza sociale dell'igiene dentale continua a crescere, sempre più persone cercano una guida medica per aiutare a curare questa patologia.

Parlane con noi senza timore per trovare insieme la soluzione migliore. Infatti, l’alitosi si risolve nella maggior parte dei casi con soluzioni semplici, rapide e risolutive.


ASCESSO DENTALE

Il termine ascesso definisce una raccolta localizzata di pus in uno spazio formato dalla distruzione di tessuti. Spesso si rileva una fistula, ovvero una protuberanza gengivale in prossimità di un dente con ascesso o granuloma, da cui fuoriesce materiale purulento. L’ascesso può derivare da una lesione cariosa profonda, trauma, denti rotti o da una tasca parodontale.

L’ascesso dentale presenta i seguenti sintomi: forte e continuo mal di denti, ipersensibilità, gengive gonfie e arrossate, gonfiore del viso, gonfiore dei linfonodi del collo, alitosi, caduta del dente fino addirittura alla febbre e malessere generale.

Nel caso si presenti uno di questi sintomi, è bene recarsi IMMEDIATAMENTE dall’Odontoiatra che attuerà tutte le manovre necessarie per la terapia dell’infezione nella tutela della persona e dei suoi denti.


GRAVIDANZA

Nei 9 mesi di dolce attesa sei più esposta ad avere le gengive infiammate e sanguinanti a causa dei cambiamenti ormonali. La gengivite associata alla gravidanza o gengivite gravidica si verifica anche in presenza di poca placca o tartaro. Può avere inizio in genere dal secondo o terzo trimestre di gestazione e scompare dopo il parto. In alcuni casi la gengivite gravidica può evolvere in una forma più grave (parodontite gravidica). Ecco perché consigliamo di sottoporti a visite di controllo periodiche durante il periodo di gestazione, soprattutto in presenza di sanguinamento gengivale.

Inoltre, fai particolare attenzione all’erosione dello smalto dentale e l’aumento del rischio di carie.

Infatti, dati scientifici confermano che la mamma con carie ha una certa probabilità di passare i batteri responsabili di questa malattia al proprio bambino. Inoltre affermano che la presenza di parodontite aumenta il rischio di parti prematuri.

Non bisogna avere paura di andare dal dentista anche quando sei in dolce attesa, poiché con le giuste precauzioni né tu né il tuo bambino correrete rischi. Il dentista è in grado di valutare ogni condizione e prescrivere le giuste manovre di cure prevenzione.

Per ulteriori informazioni, consulta il sito www.gengive.org